Seconda fatica per Il Ballo dell’orso, una band aretina della quale avevamo già avuto modo di parlare recensendo con piacere il debutto risalente a poco più di un anno fa. In questo secondo disco la band porta a compimento il percorso iniziato col precedente EP, proseguendo sulla strada del folk rock cantautorale intriso di filastrocche, tradizione e di ironia ma sempre al passo coi tempi.
La produzione di ‘Secondo me, mi piace’, più edulcorata e ‘pop’, fa registrare un approccio un po’ più maturo della band al progetto, così come la varietà dell’arrangiamento e l’uso di vari strumenti che esulano anche dal contesto ormai classico della formula voce-batteria-basso-chitarra, pescando a piene mani anche dalla tradizione popolare.
Rispetto al precedente lavoro, le tematiche presenti nei testi risultano di stampo maggiormente personale (‘Si, ah, eh!’, ‘Sinceramente, sfogo’) e danno spesso sfoggio di ironia pungente che a tratti sconfina nella spudoratezza (basti ascoltare i primi secondi dell’opener ‘L’ultimo uomo sulla terra’ e ‘Madame Gina’), senza mai cadere però nell’autoreferenzialità, e riuscendo a strappare sempre un sorriso.
Pollice in alto anche per quanto riguarda il lato musicale, sempre interessante e ricco di spunti, dal songwriting al crossover di generi e strumenti musicali (basti citare, per esempio, la particolarità di ‘Cortisone in blues’, che spicca rispetto all’identità musicale del disco, e la varietà di ‘Ettore’, dove spunta addirittura uno strumento classico della tradizione musicale popolare greca, il bouzuki, abbinato ovviamente ad un ritmo tipico del sirtaki).
Un giudizio? Secondo noi, ci piace!