Il Ballo dell’orso è una band di Arezzo dedita ad un cantautorato sperimentale intriso di folk, rock e critica sociale, che si propone, nella migliore tradizione dei cantautori, di raccontare il mondo e le sue tematiche attraverso la leggerezza di filastrocche e racconti.
Dall’iniziale ‘Raccomandazioni dal sud’ (uno dei pezzi migliori, cantato in dialetto siciliano e che ricorda a tratti, per i ritmi ipnotici, le sperimentazioni di Vinicio Capossela) alla finale ‘Tancredi e Clorinda’ è tutto un susseguirsi di racconti appassionati, ritmi ballabili e lo strenuo rifiuto di un mondo che non appartiene a chi declama con passione le liriche scritte dalla band. Non è facile dire quali siano le influenze musicali della band: sicuramente non manca l’influsso di Fabrizio De André (‘La poesia degli insulti’), così come, probabilmente, degli ultimi Negrita, del folk rock della Bandabardò e di un cantautorato più ‘ricercato’ a là Daniele Silvestri. Il Ballo dell’orso riesce a fare proprie tutte queste influenze più disparate ed a regalarci un prodotto fresco ed interessante, dove tutte queste sonorità si uniscono in un mix abbastanza eterogeneo ma coeso e di grande efficacia. I testi sono sempre ben curati dalla band, così come gli arrangiamenti, sempre dettagliati e con strumenti tipici del genere (fisarmonica, kazoo) e la produzione si rivela di buon livello ed al passo coi tempi.
Stante le premesse, aspettiamo con vivo interesse un esordio discografico vero e proprio da parte della band, e nel frattempo consigliamo chi legge di andare alla scoperta del Ballo dell’orso e del suo mondo entropico e caotico, seppur così familiare. Buon ascolto!
Tracklist:
- Raccomandazioni dal sud
- Alla sagra dell’entropia
- Al circo paradiso
- Sinfonia
- La poesia degli insulti
- L’amore ai tempi dell’Alzheimer
- Tancredi e Clorinda
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